Pedalare è sempre un piacere soprattutto quando la primavera bussa alla porta e permette di lasciare a casa i giubbotti più pesanti. Stop a cuffie e guanti, per girare in città basta soltanto una felpa…e una bici sistemata, o quasi.
Ed ecco che arrivano i dolori: sì, perché quella bici potrebbe anche essere ancora in letargo, in una condizione davvero imbarazzante. Una volta aperta la cantina infatti non tutte le due ruote sono pronte a prendere il lancio, qualcuna di loro necessita quantomeno di un restyling. Più o meno deciso a seconda del tempo di sosta, più o meno sostanzioso a seconda del proprietario. Sì, perché nella lunga lotta per la parità c’è qualcosa che proprio sembra non appartenere al genere femminile: la manutenzione della bicicletta. Un argomento sconosciuto anche da parecchi maschietti ma che assume il tratto distintivo delle donne in city bike. Che magari quando chiudono le portiere della macchina hanno la forza di un pugile ma che davanti ad una vite da tirare si arrendono.
GOMMA A TERRA – il problema forse più comune che si affronta quando si tira fuori la bicicletta dalla cantina. Succede praticamente a tutti di ritrovare una o due ruote completamente sgonfie insieme a qualche simpatica ragnatela tra i raggi. La soluzione? Ovviamente gonfiarle. Ma non tutti hanno voglia di sporcarsi le mani e faticare una trentina di secondi: succede quindi che spesso si decida di andare a piedi piuttosto di tirare fuori la pompetta…
RUGGINE MON AMOUR – Se un ciclista vede una catena arrugginita prima storce il naso e poi si chiede cosa possa averla resa così. Vero, alcune bici passano più tempo sotto l’acqua che in garage ma spesso quella ruggine è segno di scarsa cura. Il bello è che c’è chi, incurante di rumori molesti e scricchiolii vari, decide comunque di inforcare la bici per poi lamentarsi quando alla prima cambiata la catena si incastra chissà dove.
Ma di chi è la colpa quando la manutenzione non è stata fatta? Naturalmente nessuno è pronto a evidenziare le proprie negligenze, dietro al degrado della bici nel 99% dei casi si nasconde un responsabile il più delle volte di sesso maschile. Proprio lui: il marito o in alternativa papà o fidanzato. Perché la manutenzione non sarà donna ma la ragione sì, quella porta sempre la gonna.